venerdì 25 maggio 2007

No-rifiuti...No-discariche...No-inceneritori NO-BERTOLASO!!




Alla manifestazione nazionale di sabato 19 maggio a Napoli, per l’Emergenza rifiuti in Campania e dire NO alla gestione dei rifiuti fatta di discariche e di inceneritori, in prima linea anche una delegazione del Partito Meridionalista Italiano.
Grande solidarietà per Serre, Lo Ettaro, per i sindaci, i cittadini, le associazioni e l’ambiente.
Il Partito Meridionalista Italiano, scende in campo per contribuire attivamente al miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini e denunciare la crisi ambientale e sanitaria procurata dalla nociva gestione del ciclo dei rifiuti.
Tanti sono stati gli slogan che hanno accompagnato la manifestazione partita alle 15.00 da Piazza Garibaldi, lungo le vie della città fino ad arrivare a Piazza Dante, tra tutti, quelli che hanno fatto vibrare le vetrine dei negozi, per l’impeto e l’orgoglio di essere anche “Meridionalisti” sono stati:





NO-RIFIUTI, NO-DISCARICHE, NO-INCENERITORI, NO-BERTOLASO!
BERTOLASO = NAZISTA = HITLER!
BERTOLASO ED I SUOI POLITICI SOSTENITORI = ANTIMERIDIONALI!




Bisogna cacciare questi istrioni politici e i loro accoliti dal Centro Italia e dal Meridione.
Ci vogliono soluzioni serie e ponderate e non soluzioni hitleriane e distruttive.
Si chiede al Governo di investire per la realizzazione di impianti che permettano forme generalizzate di raccolta porta a porta dei rifiuti e di riciclaggio.

Basta con questi messaggi, di chiaro stampo autoritario, che da anni vogliono darci: “o accettiamo impianti inquinanti, o finiamo con i rifiuti per strada”.
L’emergenza rifiuti è diventata un ricatto. Un ricatto inaccettabile che poggia su di una vera e propria falsificazione della realtà. In Campania non è la mancanza di costosissimi e nocivi inceneritori, ad impedire la soluzione del problema dei rifiuti, ma la colpevole assenza di qualsiasi politica di riduzione alla fonte, di riutilizzo, di riciclaggio, di serie e diffuse raccolte differenziate.

Alcune associazioni, durante la manifestazione, hanno commentato – “Quanto accade in Campania e nel Mezzogiorno è incommentabile: sversamento illegale di rifiuti industriali, mancata bonifica di terreni pesantemente inquinati, Piani Regionali di gestione del ciclo dei rifiuti, fondati esclusivamente sull’utilizzo di inceneritori e discariche, proliferazione di insediamenti industriali altamente inquinanti e nocivi in aree urbanizzate ed a ridosso di aree agricole”.
Andiamo avanti con questa legittima battaglia a tutela dell’ambiente!

Un grido di allarme di massima attenzione va dato ai cittadini di Caserta, dove il Sindaco Petteruti con il presidente della Provincia De Franciscis hanno dato il beneplacito per la localizzazione della discarica nella città. Non nella periferia ma nella località ove è stato previsto l’ulteriore sviluppo cittadino e ove addirittura è in corso di costruzione il policlinico.
Un’Azione di LOTTA UNITA va rivolto a tutti, in quanto qui la cittadinanza e le associazioni sono state lasciate sole.
I cittadini casertani devono essere consapevoli di ciò che sta accadendo. Il vedere in questi ultimi giorni una situazione leggermente migliore sulle strade cittadine non vuol dire aver risolto il problema dei rifiuti a Caserta. Significa solo aver spostato il problema a poche centinaia di metri dal centro ma con gravi pericoli per la salute pubblica derivanti dall’inquinamento delle falde.

Non c’è stata finora buona volontà politica per poter risolvere il problema rifiuti.
Diventa urgente informare e sensibilizzare la società civile, perché il problema appunto riguarda la vita di noi tutti. Dobbiamo capire in quale grave situazione ci troviamo.

Sempre con riferimento a Caserta, e alla famosa discarica Lo Uttaro, sita nei pressi dei centri abitati di S. Nicola La Strada, Caserta, S. Marco Evangelista, Maddaloni, una conurbazione di 250.000 abitanti. Inizialmente doveva essere usata come un semplice sito di stoccaggio e invece con il tempo si è trasformata in un vero e proprio “eco-mostro ambientale” dalle attuali dimensioni pari a tre palazzi messi insieme di 10 piani d’altezza. Il problema non riguarda solo quella zona ma l’intera provincia di Caserta, in quanto è in corso un vero e proprio disastro ambientale e sanitario, i rifiuti in decomposizione danno origine al famoso “percolato”, cioè un liquido prodotto dalla discarica, un rifiuto speciale molto pericoloso, che penetrando nel terreno, inquina le falde acquifere e quindi mette in serio pericolo l’ambiente e la nostra salute umana.
Una discarica, quella di Lo Ettaro, troppo vicina ai centri abitati di Caserta, dove sono stati già sversati 6.000.000 di tonnellate di rifiuti di origine indefinita.
Non si conosce l’origine e secondo alcune rivelazioni credibili, pare che siano stati sversati anche rifiuti tossici.
Questo sito individuato già a suo tempo, dopo dovute verifiche effettuate da esperti in materia, non presenta i presupposti di sicurezza in materia di discariche, (vedi e leggi link e documentazione dossier realizzato del dott. Agrario Giuseppe Messina di Legambiente (CE)) anzi, per il forte tasso d’inquinamento che persiste in questa zona, è stato dichiarato “SITO D’INTERESSE NAZIONALE”. Per riparare l’enorme disastro arrecato all’ambiente e alla salute umana, quell’area va completamente bonificata.
Da che è stata aperta questa discarica sono aumentati i casi di malattie sospette e morti per cancro. La nostra provincia è tra le prime in Italia nella classifica a godere il primato delle morti e delle patologie sospette.
Persistere ad utilizzare Lo Ettaro, rimane un’azzardata e scellerata decisione presa senza interpellare la società civile!
Una violazione ai Diritti Umani ed un’azione che va contro la Legalità.

C’è da dire ancora un'altra cosa riguardo la questione dei rifiuti delle raccolte differenziata che attualmente vengono adottate da molti comuni di terra di lavoro, che cioè (con tutto rispetto per il sindaco & c..) questa raccolta differenziata è una vera e propria presa per i fondelli… Perché? Noi ci stiamo impegnando a dividere i rifiuti, ma alla fine questi rifiuti vanno messi tutti insieme tutti un'altra volta, perché andranno a confluire tutti nella discarica Lo Uttaro. Quest’ordine è partito da alcuni mesi proprio dal commissario emergenza rifiuti Bertolaso, che è stato a Caserta presso il teatro per ascoltare i comitati e la società civile tutta, dopo le diverse querele, denunce in corso partite dagli stessi.
Perché siamo arrivati a questo punto?
Perché finora non c’è stata buona volontà politica a risolvere il problema. Non esiste un piano provinciale per la gestione della raccolta differenziata, che potrebbe risolvere il problema.
Infatti l’unica soluzione è proprio la scelta politica della differenziata, che consentirebbe non solo a tanti giovani di lavorare, ma l’umido raccolto e poi mandato in appositi impianti ecologici (che producono energia verde) di compostaggio, verrebbe riutilizzato perché trasformato in concime. Da precisare che questi impianti ecologici per lo smaltimento dell’umido: non sono da confondere con gli inceneritori o termovalorizzatori, i quali producono nell’aria alti veleni tossici come la diossina e i nanoparticolati, che danneggiano il nostro organismo e il DNA, provocando malattie incurabili e irreversibili. Questi impianti ecologici di compostaggio, che trasformano l’umido in concime a Napoli esistono, e finora non sono stati utilizzati in pieno, bensì solo al 50%.

Ci si ostina invece ad usare la strada delle discariche e degli inceneritori. E’ vergognoso! Questo dimostra la poca volontà politica a risolvere il problema e lo scempio fatto dalla camorra che da quasi 20 anni ha capito che i rifiuti sono oro e ha sepolto migliaia di fusti tossici nel casertano e nel napoletano.
La Pubblica Amministrazione invece ha affidato i rifiuti a commissari straordinari (per dodici anni) che hanno speso oltre 2000 miliardi di vecchie lire italiane, producendo 6 milioni di eco-balle (che di “eco” non hanno nulla, ma sono solo “balle”!) che ora non sappiamo più come gestire.
Infatti non si possono incenerire perchè il nostro territorio è già un disastro, né seppellire perchè inquinerebbero le falde acquifere!
La camorra e la Pubblica Amministrazione -i veri colpevoli- hanno fatto il disastro totale del nostro territorio.
Anche il contro discarica e inceneritori, dice NO a tutte queste soluzioni tappabuco per non voler affrontare il problema rifiuti in Campania.
Ecco perché diventa urgente conoscere da vicino il problema e mobilitarsi.

Il Partito Meridionalista Italiano lancia un appello alla società civile tutta, alle associazioni ambientaliste e ai movimenti dell’alto casertano, affinché ci si autorganizzi per mobilitarsi e sensibilizzare l’opinione pubblica.
Ogni strumento, ogni azione è ben voluta e accolta.
Insieme ai Comitati di Protesta chiediamo la volontà di sedersi ad un tavolo tecnico, come è stato da poco fatto anche a Benevento con il presidente della provincia Tardone, (commissario di governo per l’emergenza rifiuti), Presidente Provincia, Sindaci, Associazioni, Società Civile, Tecnici ed Esperti in materia, per studiare ed individuare un altro sito di discarica, che rispetti le norme di legalità e di sicurezza e stia lontano dai centri abitati. (cfr.: www.agneseginocchio.it)